Anche quello di ieri venerdì 13 gennaio è stato un seminario partecipato, così come lo sono stati quelli di Norbello e Nuoro. Hanno gremito la sala dell’agriturismo Sa Pintadera di Luciano Murgia molti apicoltori del sud Sardegna: Arras, Caboni, Caddeo, Cadelano, Cancedda, Casciu, Congiu, Cuccui, Deiana, Erriu, Fadda, Floris, Foddi, Gallus, Lai Luca, Lai Mauro, Lampis, Manias, Marcis, Matta, Medau e consorte, Melis Claudio, Melis Marco, Melis Tonino, Montisci, Mulliri, Mura, Murgia Palmerio e consorte, Murgia Paolo, Murru, Oliva, Pani, Pinna, Piras, Pisano e consorte, Puscheddu, Ribischesu, Sanna, Schirra, Secci, Tocco, Zurru. Lo scrivente ha ricordato che questa sperimentazione – la più importante mai tentata in Italia su una patologia apistica – sarà svolta in strettissima collaborazione con l’Università di Sassari e con i servizi veterinari dell’ASL Unica e sarà riservata, esclusivamente, ai soci Apiaresos. Il prof. Ignazio Floris è entrato nei dettagli operativi del progetto, soffermandosi sull’opportunità di garantire nella prassi sperimentale per gli apicoltori partecipanti il necessario rigore nell’applicazione del protocollo scientifico, ma anche la semplicità di attuazione. Ha ribadito inoltre la necessità di uno strettissimo accordo con i servizi veterinari della ASL unica. Sono seguiti alcuni interventi dei soci e degli apicoltori presenti in sala: Mulliri, Cadelano, Caboni, Lampis, Marco Melis, Montisci, Sanna.
Luigi Manias
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