
La giunta della Regione autonoma della Sardegna ha stanziato 1,5 milioni per aiuti alle piccole e medie imprese del comparto apistico, con una dimensione aziendale non inferiore a 25 alveari, sul triennio2018-2020. lo scrive l’ufficio stampa della regione nel seguente comunicato stampa.
‘’Cagliari, 19 novembre 2018 – Su proposta dell’assessore
dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha approvato nei giorni scorsi lo
stanziamento di 1milione e 500mila euro da destinare agli aiuti per il comparto
apistico. Le risorse saranno erogate nel triennio 2018-2020 con una
disposizione di 500mila euro ad annualità. L’intervento punta al miglioramento
strutturale delle aziende apicole sarde. Possono accedere al programma le
Piccole e Medie imprese che abbiano una dimensione aziendale non inferiore a 25
alveari.
L’assessore. “Attraverso questi aiuti – ha
spiegato Pier Luigi Caria – ci impegniamo a incentivare e migliorare
l’allevamento apistico per la salvaguardia dell’ape italiana e delle api
autoctone tipiche, e la pratica del nomadismo. Questo settore riveste grande
importanza nell’agricoltura regionale, non solo per l’attività economica che ne
deriva, con la produzione di miele e altri prodotti dell’alveare, ma anche
perché la presenza delle api assicura l’impollinazione e quindi la produzione
delle diverse specie vegetali. L’apicoltura rappresenta quindi un
indispensabile contributo per il mantenimento dell’equilibrio biologico,
contribuisce a una gestione sostenibile del territorio, rappresenta un modello
di sfruttamento agricolo con un impatto ambientale positivo e il suo esercizio
è particolarmente indicato per le aree marginali e le zone protette. Il
comparto regionale – ha proseguito l’assessore – è caratterizzato dalla
diversità delle condizioni di produzione e delle rese e dalla eterogeneità
degli operatori economici, sia in termini di produzione e sia di
commercializzazione, tanto da richiedere l’adozione di iniziative che puntino a
migliorare questa condizione. La delibera approvata – ha concluso il titolare
dell’Agricoltura – incrementa un altro fondo, da quasi 200mila euro, già
disponibile e sempre destinato al comparto apistico il cui bando, tuttora in
corso, scadrà il prossimo 30 novembre 2018”.
Massimali e intensità dell’aiuto. Il contributo
massimo per azienda è di 25mila euro, per le imprese singole, mentre sale a
50mila per quelle che si presentano in forma associata. L’intensità degli aiuti
non può superare il 40% dei costi ammissibili a contributo. L’aliquota potrà
raggiungere il 60% per le aziende ricadenti in zone soggette a vincoli naturali
o ad altri vincoli specifici e per i giovani agricoltori o per gli agricoltori
che si sono insediati nei cinque anni precedenti la data della presentazione
della domanda di aiuto.
Spese ammissibili. Sono ammissibili a finanziamento
le spese sostenute, successivamente alla presentazione della domanda di aiuto,
per i seguenti investimenti: acquisto di macchinari, arnie, mezzi di trasporto
e attrezzature, compresi mezzi di trasporto e attrezzature idonei alla
movimentazione degli alveari. Sono inoltre ammissibili la realizzazione,
ristrutturazione e ammodernamento di strutture idonee a esercitare la propria
attività. Nel caso di aziende che praticano il nomadismo, l’acquisto di arnie è
riservato a quelle che posseggono almeno 50 alveari registrati in BDA (Banca
Dati Apistica). Sono esclusi dagli aiuti: l’acquisto di alveari, pacchi d’api e
api regine; l’acquisto di dotazioni usate; gli investimenti di mera
sostituzione.’’
Attendiamo ora da parte della regione l’attivazione dei bandi per poter accedere a questi fondi. Apiaresos continuerà a sollecitare la RAS affinché siano attivati in tempi brevi.
Giuseppe Caddeo
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