La collaborazione avviata da Apiaresos con il CREA – Api di Bologna (già Istituto Nazionale di Apicoltura) per la caratterizzazione della propoli sarda si inscrive in un progetto più ampio a carattere nazionale che verificherà, per quanto è possibile, di differenziare la propoli di fascia costiera mediterranea da quella continentale tipicamente riferibile alla tipologia “Poplar”.Gli estratti alcolici ottenuti dai campioni saranno processati mediante la strumentazione analitica HPLC massa (metodi “mirati”) in cui saranno prese in considerazione le principali molecole di acidi fenolici e flavonoidi (Acido Caffeico, ferulico , Galangina, Pinocembrina, Crisina etcc..). Successivamente sugli estratti dei campioni sarà svolta un’analisi mediante spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR) (metodi non “mirati”). In pratica in questo caso non c’è la necessità di individuare i singoli composti presenti nel profilo ma semplicemente si utilizza lo spettro come un “codice a barre”. I dati ottenuti dallo spettrometro di massa di massa e dal profilo NMR saranno acquisiti e statisticamente messi a confronto con quelli ottenuti nelle annate precedenti da campioni di propoli di pioppo mediante metodi chemiometrici per verificare l’esistenza di differenze significative che giustifichino l’ipotesi di una nuova tipologia. Il lavoro sarà utile per procedere sempre più verso una conoscenza e standardizzazione delle materie prime e per poter valorizzare il prodotto e la sua possibilità di utilizzo in ambito erboristico e nutraceutico. Il 21 febbraio 2018 sono stati inviati al CREA 13 campioni forniti da soci dove sono state associate le seguenti informazioni: tipo di tecnica utilizzata per il prelievo (es. raschiatura / rete); data di raccolta (anche solo il mese/anno); zona geografica di prelievo; altitudine della postazione (circa “metri sul livello del mare” ); intorno botanico (es. conifere,macchia, arbusti). In realtà questa partnership con il CREA è il coerente proseguo di un’articolata attività di Apiaresos per la valorizzazione della propoli sarda, iniziata in ambito formativo con il seminario il 15 aprile 2013 con Andrea Raffinetti, tecnico di Aspromiele e Enrica Bladazzi, titolare del laboratorio “Il giardino dei semplici”. Con quest’ultima Apiaresos ha avviato una collaborazione i cui esiti si sono concretati prima il 22 novembre 2014 con la relazione Propoli tra qualità e salute alla seconda edizione del nostro Convegno, poi il 28 ottobre 2015 nella terza edizione del Convegno, a seguito di un prima analisi di campioni dei soci, con la relazione La propoli sarda tra specificità e nutraceutica. Infine Gianluigi Marcazzan il 19 gennaio 2018, all’ultima edizione del nostro Convegno, ha presentato con l’intervento Caratterizzazione della propoli sarda il progetto nazionale CREA e l’avvio della collaborazione con Apiaresos. Allo stato attuale le analisi di “spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR)” sul contenuto di polifenoli dei campioni di propoli sarda in collaborazione con l’università di Modena, sono ancora in corso. Una parte delle analisi con la tecnica spettrofotometrica sono già concluse mentre le altre analisi con spettrometro di massa richiedono ancora tempi lunghi perché sono precedute da una tecnica estrattiva per separare le resine dalle cere e le impurezze che rallenta il tutto. Si presume che entro fine giugno – inizio luglio di avere glie esiti finali. Luigi Manias
29 May 2018
Una metodologia innovativa per la caratterizzazione della propoli sarda
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