C’era il tutto esaurito delle grandi occasioni domenica 27 maggio alle ore 19.30 nello spaccio della cooperativa Pastori Associati Sardegna di Villanovaforru, per degustare l’abbamele in abbinamento a due formaggi  pecorini e a un caprino. Un evento voluto da Apiaresos per  parlare di abbamele, che si è potuto realizzare nell’ambito del programma della seconda edizione del Festival del culto dell’acqua. Nino Schirra e lo scrivente hanno spiegato all’uditorio composto da 60 persone la storia, le modalità di produzione, le caratteristiche organolettiche dell’abbamele, proponendo le suggestive immagini di una apicoltrice novantenne all’opera nella preparazione di questo decotto. Abbiamo poi ricordato che grazie ad Apiaresos l’abbamele ha ottenuto dallo stato italiano il riconoscimento come PAT (Prodotto Agricolo Tradizionale) il 10 luglio 2010, dopo un lungo lavoro di ricerca, che ha prodotto un dossier storico – tecnico ed ha comportato una lunga procedura burocratica.  I PAT, i prodotti agroalimentari e agricoli destinati all’alimentazione umana, caratteristici di un territorio e legati alle produzioni tradizionali locali sono normati dall’art.8 del D.lgs n° 173/98 che sancisce l’importanza della valorizzazione del patrimonio gastronomico;  dal DM 350/99 che fissa le norme per l’individuazione dei prodotti tradizionali; e dalle circolari ministeriali n. 10 del 21/12/1999 e n. 2 del 24/01/2000 che regolano l’iter di riconoscimento.       Luigi Manias

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