Apiaresos ha reso noto la sua posizione al servizio di sanità pubblica veterinaria della RAS, relativamente al piano nazionale di controllo della Varroa http://www.fnovi.it/sites/default/files/piano-varroa-2017%20%281%29_0.pdf Di seguito la nostra nota.

Luigi Manias

“La posizione di Apiaresos in merito al Piano di Controllo della Varroa destructor è in linea con quella ufficiale dell’UNAAPI, organismo associativo di primo livello di cui la nostra Associazione è componente.
Le aziende apistiche sarde sono realtà produttive estremamente eterogenee sia per consistenza di alveari, sia per tipologia di attività (stanziali, nomadi, miste) sia per impostazione produttiva (miele, polline, pappa reale, api regine, ecc.). Pensare di calare dall’alto un piano che ne standardizzerebbe la tempistica dei trattamenti e la tipologia di farmaco da utilizzare è assai problematica.
Oggi ci troviamo di fronte ad un’estrema volatilità delle scelte sanitarie aziendali in tema di lotta alla varroa derivante da una serie di elementi non determinabili a priori quali; livello di infestazione e di re infestazione post trattamento, andamento produttivo stagionale, andamento climatico invernale e primaverile, costo trattamento inteso sia come costo del farmaco che in ore/lavoro ad alveare, disponibilità di nuovi farmaci.
Non è pensabile dettagliare una strategia comune per diverse aziende e territori. Le ultime annate apistiche ci hanno insegnato che apiari gestiti dalla stessa azienda, portati su raccolti diversi a distanza di qualche settimana si trovano in condizioni diverse. Proviamo ad immaginare un piano di lotta che fissi entro i primi 15 gg di luglio il trattamento estivo; molte aziende si troverebbero ancora con i melari sull’eucalipto e saranno impossibilitati a trattare.
Se proprio dobbiamo avere un piano di lotta territoriale, esso dovrebbe essere totalmente flessibile da lasciare la piena discrezionalità operativa all’apicoltore il che significherebbe ammettere che è in pratica inutile. Infine ma non meno importante come aspetto, basti vedere all’esperienza recente spagnola, ove tali piani hanno dimostrato sostanzialmente la loro inutilità applicativa e pratica.”

Il Presidente
Giovannino Schirra