Oltre a Virgilio Congiu e a Paolo Piras, venerdì 23 novembre, presso il Centro Sociale Polivalente di via Verdi ad Ollastra, reso disponibile dal nostro socio Giuseppe Flore, sindaco di Ollastra, 17 soci hanno partecipato all’importante appuntamento formativo  sulla sicurezza degli alveari: CASULA, CHESSA, CONGIU, COSSU, DESSI, FLORE  , GAIAS, LAI, MANIAS, MURA, MUREDDU, MURGIA, MUSU, OLIVA, PIRAS, PISANO, PISCHEDDA, SCARABELLI, SCHIRRA. Quest’ultimo ha  proposto un ampio escursus sulle soluzioni “fisico – meccaniche” oggi esistenti . Ha lasciato poi la parola a   Patta della Telecom, coadiuvato da una sua collaboratrice, che ha illustrato con ampio dettaglio un prodotto elettronico già ampiamente collaudato nella rilevazione georeferenziata di percorso dei TIR e di altri automezzi commerciali, che fruisce di un’assistenza centralizzata ma anche capillare. Tuttavia la specificità dell’attività apistica, come è stato ammesso dallo stesso Patta, raccogliendo le sollecitazioni di Nino Schirra e dell’uditorio, imporrebbe un adattamento della scheda alle dimensioni dell’alveare. Inoltre Nino ha evidenziato come l’offerta potrebbe avere una sua competitività qualora si estendesse ad un intero apiario e non al singolo alveare. Patta ha precisato che l’attuale quotazione è modulata su 100 pezzi; qualora la domanda, preferibilmente aggregata, superasse questo numero la quotazione andrebbe rivista. Patta ha quindi distribuito un questionario al fine di capire esigenze e desiderata degli apicoltori. Fadda ha con grande acutezza dissolto il problema del furto in un orizzonte di riflessione vasto e articolato riguardante la sicurezza in generale degli alveari. Si tratta, ha affermato Fadda, di fare una valutazione complessiva del rischio, che comprenda un’analisi dettagliata delle condizioni operative dell’attività apistica. La gamma di soluzioni possibili deve avere un alto livello di integrazione per poter dispiegare la massima efficacia. Selis ha subito precisato che nessuna agenzia stipulerà una copertura assicurativa per il furto di alveari richiesta dal singolo apicoltore. Una domanda aggregata invece avrebbe una diversa valutazione. Inoltre la preesistenza di una rapporto assicurativo, ovvero un apicoltore che con la medesima agenzia assicurativa abbia la copertura di immobili o mezzi, potrebbe favorire l’accettazione dell’istanza.  Luigi Manias ha cercato di trarre le conclusioni della giornata evidenziando la complessità del problema ed affermando come questo primo approccio al furto degli alveari  abbia permesso ai soci di avere una maggiore consapevolezza del fenomeno.

LM

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